martedì 9 agosto 2011

Bonci's second lesson: dolce o salato?

Nei suoi corsi ed in alcuni interventi televisivi vi sarà capitato di vedere Gabriele Bonci illustrare la sua tecnica della pizza INVERTITA.  Ebbene, con questa ultima, geniale, intuizione ha finito di conquistarmi! Bonci cuoce al rovescio tutte le focacce che riesce ad immaginare, stendendo il condimento, qualsiasi esso sia,  direttamente su una teglia rivestita con carta forno, su cui poi adagia la stessa pasta che usa per fare la pizza. Al termine della cottura capovolge su un piatto da portata, elimina la carta forno et.....voilà!
Così facendo, il condimento prescelto, si cuoce alla perfezione fino a caramellarsi, come nel caso delle cipolle. 


Ne affetto un discreto quantitativo, e la varietà dolce di “Tropea” si è rivelata già più volte la migliore. Le metto in una ciotola capiente per condirle con zucchero e sale in eguali quantità, abbondante pepe nero appena macinato, aceto di vino rosso e, ovviamente anche le lacrime sono un ingrediente essenziale!
Questa focaccia, così fatta, è un celestiale punto di incontro tra una torta rustica salata ed una tatin dolce. Il gusto agrodolce dato dalla compresenza di sale, zucchero, aceto e pepe in quantità generose, avvalora la facilità della ricetta e la rapidità della cottura delle cipolle che, altrimenti, richiederebbero tempi molto più lunghi.
Tentata da questa preparazione, mi sono chiesta ripetutamente: "ma è voglia di dolce o di salato?"

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