La nostalgia è Firenze, perché quando sin da piccoli si trascorre "lassù" la Pasqua, non è semplice poi adattarsi un anno a trascorrerla a casa propria. Anche semplicemente non partire ha il suo strano sapore. E allora devo inventarmi la mia Pasqua che per quest’anno vuol dire... ricordare, sentire in bocca i sapori sempre assaggiati, rimettere in ordine tradizioni, ora dopo ora, ripensare a discorsi di vecchi, i miei, sentire i profumi delle loro stanze, e del cibo preparato dalle loro mani.
Là assorbivo e studiavo ogni mossa della tradizione, ma è pure vero che qui, nella casadellelucertole, posso finalmente sperimentare la tradizione. Posso ricevere amici, averli con me in lunghe giornate di sole e cucinare per loro...posso dir loro che quest’anno mi manca Firenze, ma che in fondo sono a CASA se ho i miei ricordi, la mia famiglia e...
I biscotti Fiorentini
Li ricordo nelle vetrine delle pasticcerie di via del Corso, avvolti in sacchettini trasparenti che ne rivelano la double face... quando, passeggiando, ripassi i versi del Purgatorio appena letti sulla targa di Palazzo Portinari, (Purg. XXX, vv. 31-33 “Sopra candido vel cinta d’oliva Donna m’apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva”), pensi a Beatrice e intanto ti penti di non averne comprato un sacchetto!
Ho confrontato tante ricette, ma quella che più ricorda l’originale credo sia
questa ed è su questa che ho lavorato per raggiungere la mia ricetta ideale, ideale per il mio forno, per il mio palato, per i miei ricordi.
Dosi per una ventina di biscotti:
45 gr di burro
60 gr di zucchero
20 ml di panna fresca
30 gr. di nocciole tostate
30 gr di mandorle
45 gr di scorze d’arancia candita (
qui come le faccio io)
40 gr di farina
1 pizzico di sale
cioccolato fondente per la glassatura q.b.
In un pentolino metto il burro, un burro buono e profumato, col almeno l’82% di massa grassa, lo zucchero la panna, alzo la fiamma e attendo le prime bollicine. Tolgo dal fuoco e metto mandorle ( non tostate e con tutta la pellicina) e nocciole tagliuzzate grossolanamente a mano e le mie scorzette d’arancia candita. Alla fine, ma sempre velocemente inserisco farina e sale. Preparo velocemente le teglie stendendovi la carta forno e sistemo il composto a mucchietti alti e ben distanziati. Nel forno si allargheranno a dismisura...e prenderanno una forma irregolare, ma sostanzialmente tondeggiante, quindi lo spazio è necessario.
La temperatura deve essere piuttosto alta, a circa 180° per cuocerli velocemente. Sono pronti quando i mucchietti si saranno allargati, quasi sfiorandosi e quando il bordo avrà assunto un colore ambrato.
Estraggo la teglia e tengo a bada le manine: non si può toccare nulla se prima non sono freddi: si spezzano!
Quando il tutto si è solidificato vanno glassati col cioccolato sciolto a bagnomaria, a volte occorre prima staccare quelli che si sono attaccati. Io lo faccio con un pennello, ma va bene anche la lama di un coltello. Si ripongono a pancia in giù a solidificare e a metà di questo procedimento si può incidere la superficie del cioccolato con i rebbi di una forchetta.