Quando arriva la primavera è tutto una riscoperta: la natura è pronta ad offrire di tutto e di più in termini di colori, profumi e sapori, ma non so perchè il mio sguardo, in questo periodo si volge indietro, a salvare quello che di caldo ci lascia l’inverno, a rubare il colore solare delle arance. Vado al mercato in cerca delle ultime dalla scorza più grossa, ne acquisto la quantità necessaria e corro a casa. Le seleziono con cura, seguo il procedimento e le chiudo nei vasetti di vetro più graziosi, per avere il piacere infinito di vedere il sole d’inverno ogni qual volta io apra la dispensa.
Lavo con cura le arance, che di solito sono grandi e con la buccia spessa. Ricavo da ogni arancia a spicchi e li ripulisco all’interno della parte bianca, ma non completamente. Se ne lasciamo uno spessore di circa 3 mm e avremo cura di spurgare a lungo le scorze, esse non saranno amare, anzi saranno carnose e piacevolissime da mordere. A questo punto si può bollire le scorze per tre volte in acqua, cambiandola sempre, oppure si può lasciarle a mollo per due-tre giorni in acqua, ricordandosi di cambiarla di tanto in tanto ( 2-3 volte al giorno). Quando sono belle morbide, le taglio a listrarelle più sottili e le metto in un tegame con tutti gli altri ingredienti...finchè il liquido si asciuga passano anche 20 minuti. Quando sono belle lucide e caramellate si tirano su con una pinza e si sistemano ancora calde nel vasetto più bello della collezione.
280 gr di scorza d’arancia
260 gr di zucchero semolato
260ml di acqua
il succo di 1 limone
120 ml di succo d’arancia
Lavo con cura le arance, che di solito sono grandi e con la buccia spessa. Ricavo da ogni arancia a spicchi e li ripulisco all’interno della parte bianca, ma non completamente. Se ne lasciamo uno spessore di circa 3 mm e avremo cura di spurgare a lungo le scorze, esse non saranno amare, anzi saranno carnose e piacevolissime da mordere. A questo punto si può bollire le scorze per tre volte in acqua, cambiandola sempre, oppure si può lasciarle a mollo per due-tre giorni in acqua, ricordandosi di cambiarla di tanto in tanto ( 2-3 volte al giorno). Quando sono belle morbide, le taglio a listrarelle più sottili e le metto in un tegame con tutti gli altri ingredienti...finchè il liquido si asciuga passano anche 20 minuti. Quando sono belle lucide e caramellate si tirano su con una pinza e si sistemano ancora calde nel vasetto più bello della collezione.
Nessun commento:
Posta un commento
dimmi i tuoi pensieri